Si riconosce che l'obesità costituisca una condizione multifattoriale, cioè che riconosce più meccanismi scatenanti:
- fattori genetici: la ricerca scientifica è da tempo concentrata sullo studio della genetica dell'obesità nonché sui meccanismi di regolazione dell'appetito e del metabolismo energetico, è probabile che esistano fattori genetici combinati in grado di favorire o meno la capacità di perdere peso e di mantenerlo basso; i casi attualmente conosciuti di vera e propria eredità genetica dell'obesità sono rari
- fattori socio-ambientali e sedentarietà: la causa più frequente dell'obesità e del sovrappeso è uno squilibrio energetico fra le calorie introdotte con l'alimentazione e quelle consumate; in genere si associa un aumento dell'introduzione di cibi calorici ricchi di grassi e zuccheri ed una riduzione dell'attività fisica in parte legata alla sempre maggiore sedentarietà
- fattori psicologici: spesso esistono forme patologiche di iperalimentazione che possono essere favorite da stress o da disturbi dell'emotività, in alcuni casi sono presenti dei veri e propri disturbi del comportamento alimentare quali la sindrome da alimentazione notturna e alcune forme di consumo compulsivo di cibo (binge eating, etc)
- cause farmacologiche: alcuni farmaci possono contribuire allo sviluppo di obesità aumentando la fame, riducendo il metabolismo energetico o stimolando la proliferazione delle cellule adipose. Tra le classi farmacologiche più frequentemente coinvolte vi sono gli antidepressivi e i corticosteroidi
- cause endocrino e metaboliche: esistono alcune rare malattie ormonali che possono determinare obesità come ad esempio condizioni di eccessiva produzione di cortisolo
- danni cerebrali: esistono condizioni molto rare in cui danni cerebrali nella zona dell'ipotalamo (regione del cervello coinvolta nella regolazione dell'appetito) possono portare all'obesità